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Grazia Nardi nasce e vive a Rimini dal 1951. Impegnata, per motivi professionali, in attività istituzionali improntate da formalità e/o impostazione politica, alle soglie della maturità, liberata da vincoli imposti perché “doveva scrivere in conto terzi”, ha pensato di cimentarsi nella narrazione personale, con un linguaggio finalmente essenziale, senza filtri o veline.
Da Foj de Borg a Rimini Sparita ha espresso ed esprime una riminesità popolana nella quale si ritrovano mondi trasversali, modi di dire che in realtà rappresentano modi di essere, di pensare e che offrono anche ai più giovani la chiave per comprendere il presente.
Ricordi, parole, personaggi colti con gli occhi di una bambina e riportati in vita nel mondo attuale.
Per questo “Buona Memoria”, oltre ad essere una dote che va alimentata, diventa così anche un auspicio rivolto a tutti i lettori di Rimini Sparita.

L’uccellino chiuso in gabbia…

Eh sì: negli anni '50 le donne cantavano dentro le mura di casa mentre sfaccendavano, anzi riuscivano a cantare e pensare nello stesso tempo giacchè urlare, seppur modulando la voce, era uno dei pochi...

4 aprile 1968

“Inèr i va bèin per cantè, fè la bocs, andè in guèra ma si èlza la tèsta i fa prèst a mazèj” (i neri quando cantano o diventano campioni di pugilato o devono difendere...

“A né so sé ho vòja da védle”

Eh sì ritorna, prevedibile come una festa comandata, il Festivàl di Sanremo, proprio con l’accento sulla “a” come lo si pronunciava negli anni '50… un avvenimento, allora, che unificava l’Italia dal nord al sud,...

“Fina ch’è stà in tl’uspidèl…”

Casa, lavoro, lavoro, casa. Un’uscita straordinaria era rappresentata dalle visite ad amici e parenti ricoverati in ospedale che venivano omaggiati non con fiori o cioccolatini, fuori dalla portata per il costo ed oltretutto privi...

“Un’è pió cmè na vòlta”

Ho avuto modo di scrivere del natale degli anni ’50 già in precedenti post e tornerò sull’argomento, non per retorica ma per il significato, anzi i significati collegati con questo evento anche a quel...

Quando la neve si faceva “sé bumbès”

Tiglio, il mare non lo abbandonava mai, nemmeno d’inverno. O aspettando “l’ariv in tèra di barchétt, in zima la palèda” o rastrellando la sabbia per liberarla dai detriti portati dalle mareggiate. Un getto di...

Lei non sa chi sono io!

Questa volta non c’è bisogno di traduzione, trattandosi, una volta tanto, di una frase in italiano che, pur non in prima evidenza, nella mia mente si ricollega al tema del lavoro che, negli anni...

“L’è sèmpra tlà finèstra…”

“L’è sèmpra tlà finèstra, us véd clà nà un caz gnìnt da fè..”. Sta sempre alla finestra…. è evidente che non abbia niente da fare. Un commento indispettito che ho sentito pronunciare alla mamma verso...

“Piazzatremartiri”

Ogni 16 agosto sono innumerevoli le citazioni al martirio di tre giovanissimi riminesi; questa mia vuole semplicemente ricordare a tutti noi, ma soprattutto a quelli che di piazza Tre Martiri citano il nome come...

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