buona memoria

Grazia Nardi nasce e vive a Rimini dal 1951. Impegnata, per motivi professionali, in attività istituzionali improntate da formalità e/o impostazione politica, alle soglie della maturità, liberata da vincoli imposti perché “doveva scrivere in conto terzi”, ha pensato di cimentarsi nella narrazione personale, con un linguaggio finalmente essenziale, senza filtri o veline.
Da Foj de Borg a Rimini Sparita ha espresso ed esprime una riminesità popolana nella quale si ritrovano mondi trasversali, modi di dire che in realtà rappresentano modi di essere, di pensare e che offrono anche ai più giovani la chiave per comprendere il presente.
Ricordi, parole, personaggi colti con gli occhi di una bambina e riportati in vita nel mondo attuale.
Per questo “Buona Memoria”, oltre ad essere una dote che va alimentata, diventa così anche un auspicio rivolto a tutti i lettori di Rimini Sparita.

Fu un primo maggio di botte

In quegli anni la vita era in bianco e nero come nei film del neorealismo e non diversamente da quelli del filone “telefoni bianchi” (appunto!)…..come le fotografie, come i programmi della Rete 1, l’unica,...

Bazar Romagnolo

Il babbo amava vestirsi bene, era un bell’uomo ed aveva gusto nella scelta. Ricordo scarpe fatte su misura dal calzolaio, cappello di feltro, giacca in tweed, giubbotto di pelle. Tanto che, presa da un’infantile...

“A vag fé un zir se’ merché”

Per i bambini di via Cairoli il Mercato Ambulante di Piazza Cavour e Piazza Malatesta, era il Paese delle Meraviglie. La tappa più ambita. Quando il mercoledì e il sabato si chiedeva “Mamma posso...

A m’arcord… l’abito

Negli anni Cinquanta e Sessanta le stagioni erano segnate dagli odori, anche in città. Non c’era smog, poche le auto in circolazione. In primavera gli odori si aspiravano in diretta, nelle strade. Da quello...

Il brodo primordiale

Nella seconda puntata dedicata al bagnino riminese doc tengo a ribadire che il contesto di riferimento è quello degli anni 50-60, anni in cui i cambiamenti nello stile di vita e nell’organizzazione sociale precorrono...

La radio negli anni Cinquanta

Ancor oggi se voglio gustare ogni sfumatura di una voce, di un suono musicale o canoro, devo chiudere gli occhi ed evitare ogni distrazione provocata dalle immagini. In questo modo mi è possibile cogliere...

Bagnino “DOC”

Ebbene sì, sono figlia del bagnino poi divenuta sorella del bagnino quando mio fratello è subentrato nell’attività. Ancora oggi, a una veneranda età, mi capita di dover rispondere a vecchi clienti reincontrati per caso,...

Lasagne a Ferragosto

Ancorchè oggi sia chiamata le festa di mezza estate, negli anni '50 il Ferragosto era considerata la data che, di fatto, chiudeva la stagione del sole. Questo, quando il clima non aveva i tratti tropicali...

Il Pranzo di Ferragosto

Clà vòlta quand l’arvèva e’ de’ ad fèragòst us fèva ad gròs: lasagni, anguria e pòl aròst E i pió furtunèd, chi avéva e’ curtìl o e’ zardèin zó slà rustida e po’ la...

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