Una Befana di ghiaccio

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Foto Minghini

Pubblicato la prima volta il 23 Novembre 2018 @ 08:46

Una Befana bianca. Un week-end di neve. Mai così tanta da anni, ma soprattutto piombata sulla riviera, la città e l’entroterra con una violenza senza precedenti. Una bora fortissima che ha «infilato» la neve ovunque, fin dentro le cabine dell’Enel. Molti comuni del circondario e più quartieri della città senza corrente elettrica: buio e riscaldamenti spenti. Un disagio enorme. Intensa mareggiata con banchine scavalcate dall’acqua, scogliere «scomparse», arenili attaccati a fondo, barche in sussulto permanente con ormeggi al limite della resistenza. Lo spettro dell’erosione ancora in primo piano. A Bellaria i danni maggiori di un mare impazzito: saltate, in prossimità del porto, più cabine e sfasciato un chiosco bar. Traffico in crisi ovunque con servizi di pulizia delle strade colti di sorpresa. Per fortuna nessun incidente di particolare gravità. E dopo un sabato d’impatto con la neve, una domenica alle prese con il ghiaccio. Un timido sole a metà giornata. Poi ancora il cielo grigio e un freddo così. Al «Neri» il Rimini ha comunque giocato e vinto. All’ospedale è finita, nel week-end, diversa gente per cadute d’occasione ma niente di grave. La coincidenza feriale ha complessivamente contenuto i contraccolpi di una Befana di neve, ma oggi riprende la normalità con scuole aperte e tutti al lavoro. Prevale il timore che i resti del week-end bianco tengano banco per diversi giorni ancora.

È il panorama di un fine settimana all’insegna della neve. Ricordi tutti schierati sul nevone del ’29. Sensazioni a metà fra l’aria di festa e la contrarietà per i mille disagi. Passata la burrasca restano ancora dei segni.

Il Resto del Carlino
7 gennaio 1985

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