I più bei sorrisi della Riviera

2
828

Pubblicato la prima volta il 28 Maggio 2020 @ 17:57

Il 30 ottobre Alvaro Angelini, “l’occhio di Viserba”, ci ha lasciato. Per oltre mezzo secolo ha saputo cogliere con la sua leggendaria macchina fotografica gli aspetti più caratteristici della nostra cittadina e con la sua ironia e la sua spregiudicata arguzia ci ha presentato il volto di una Viserba protagonista della propria storia.
Ad Alvaro persona sempre attenta al suo lavoro e a ciò che lo circondava nella vita di tutti i giorni, ero legato da una profonda amicizia. Il giorno della sua scomparsa ha colto di sorpresa tutti noi, suoi amici: sapevamo che la malattia che lo aveva colpito duramente nei giorni precedenti era di una certa gravità ma non volevamo credere che lo avrebbe portato via così. in fretta.
Il 2001 per Alvaro è stato un anno importante: ha festeggiato i sessanta anni di attività professionale. Aveva iniziato il lavoro di fotografo nel 1941 snobbando il suo diploma da geometra e dopo un breve periodo di gavetta, sempre più innamorato della professione, aveva aperto un proprio studio fotografico.
Il suo lavoro non ha avuto sosta. Da quei lontani esordi fino ai nostri giorni Alvaro ha immortalato gli avvenimenti più significativi di Viserba. Viserba, ricordiamolo, in quegli anni era un richiamo per il turismo d’ élite di tutta la costa riminese, aveva tanta bella gente e tanti bei locali. E in mezzo a questa meravigliosa coreografia si muoveva Alvaro con la sua rolleiflex e la sua troupe di ragazzi, simpatici vitelloni da spiaggia , pronto a raccontare avvenimenti e personaggi.
Scorrendo il suo archivio fotografico tra gli “scatti” effettuati al Garden Ceschi e alla Villa dei Pini, templi indiscussi del divertimento, troviamo i volti emergenti dello spettacolo: Domenico Modugno, Mike Bongiorno, Gianni Morandi, Alighiero Noschese. E come non ricordare Franca Rame e Dario Fo ripresi nella loro vacanza all’Hotel Nautic (foto inserita al posto d’onore nell’album dei ricordi di Angelini) e i concorsi di bellezza con le più belle ed eleganti miss della riviera. Un lavoro svolto sempre con estrema serietà. Ricordo il suo motto: ”Il cliente non deve sorridere solo davanti all’obiettivo ma anche quando gli presenti il lavoro ultimato”. In questi ultimi anni la nostra amicizia si era rafforzata: diimostrava tanta disponibilità per il Comitato Turistico di Viserba, tanta attenzione per il lavoro che svolgeva.
Quest’anno, per il suo 60° anniversario di attività professionale, lo abbiamo festeggiato in piazza Pascoli, insieme alla sua famiglia, con una rievocazione dei locali da ballo degli anni Cinquanta. Lui, con il suo impeccabile abito bianco era molto emozionato ed anche un po’ triste per non avere trovato attorno a sé gli amici di un tempo e tra questi il cantante Vittorio Corcelli. Alvaro lo ha ricordato come un “grande” della vita notturna di quegli anni.
Lo rivedo nelle sere d’estate in piazza Pascoli, trasformata in arena per spettacoli musicali, e penso alla sua professionalità corredata da spirito guascone e goliardico. Chiedeva la scaletta della serata e nel momento clou della manifestazione si presentava puntuale con il suo strano abbigliamento: casacca variopinta e scarpe e calze spaiate, se l’intrattenimento era popolare; rigorosamente in bianco se era classico.
Pensando a queste righe, una domenica mattina passeggiando per una Viserba ancora assonnata e deserta, mi sono trovato davanti alla vetrina del suo negozio. Lì esposte ho ammirato per l’ennesima volta le sue foto il suo lavoro, il suo “occhio” professionale. In quelle immagini di pescatori, di vecchi amici, di scorci di Viserba e di gente frettolosa, di passaggio, ma non sfuggita alla sua indagine, ho trovato l’umanità di Alvaro, la sua sensibilità e il suo amore per la città. Leggendo il manifesto, ancora affisso, che annuncia “Nel 2001 Alvaro Angelini festeggia i suoi 60 anni di attività professionale” mi sono sentito investito da un velo di tristezza e ho pensato a quanto è strana la vita!
Ciao amico. Noi che ti siamo stati vicini, che ti abbiamo stimato e che abbiamo apprezzato il tuo lavoro e la tua opera, non ti dimenticheremo; anzi desideriamo ricordarti ancora in attività, in giro per Viserba a caccia di sorrisi, con indosso quella simpatica giacca sgargiante.

Francesco Protti
Ariminum
Anno VIII – N. 5 – Novembre/Dicembre 2001

2 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.