“L’an nòv”

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Pubblicato la prima volta il 29 Dicembre 2016 @ 00:00

Un’è j’an chi pasa
a sém nùn ca dvéntém već
In e‘i sèntimènt ch’is lasa
l’è còr che c’un se guèrda piò me’ spèć
E se fina e’ trentun l’è andè tót mèl
e a fèt j’auguri je quìl chinn’a vòja
e dì dop un cambia gnìnt e t’an vè in vèl
se ta n’è sòld, salute e pèsa in famèja

Non sono gli anni che passano
siamo noi ad invecchiare
e non sono i sentimenti che ci abbandonano
ma è il cuore che non si riflette più
E se fino al trentuno è andato tutto male
ed a farti gli auguri sono quelli che li fanno senza convinzione
il giorno dopo non può cambiare niente né si aprono nuove prospettive
se non ci sono soldi, salute e pace in famiglia

P.S.: piccoli versi, solo in apparenza pessimisti. In realtà vogliono essere un incitamento a credere in sé stessi, a prendere le distanze dall’ipocrisia e saper distinguere ciò che vale.

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