La Cattedrale di Santa Colomba

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1788
La sacrestia/campanile, unica porzione rimastaci dell'antica Cattedrale, prima dei restauri.

Pubblicato la prima volta il 10 Maggio 2018 @ 09:46

Le prime testimonianze della Cattedrale di Santa Colomba risalgono al 1015. Si suppone che già allora avesse una struttura basilicale a tre navate con abside rivolta verso est, in direzione della città. La chiesa, pur subendo nel corso dei secoli numerosi stravolgimenti e trasformazioni, mantenne questa disposizione fino al XVII quando venne modificata con la facciata rivolta verso la piazza.
La sacrestia/campanile, unica porzione rimastaci dell’antica Cattedrale, prima dei restauri.

La chiesa venne consacrata a cattedrale nel 1154, ed intitolata a Santa Colomba, giovane spagnola martirizzata a Sens, in Francia, per ordine dell’imperatore Aureliano. Narra la leggenda che alcuni mercanti di Sens, durante un viaggio sull’Adriatico, per le cattive condizioni del mare furono costretti a trovare rifugio a Rimini. Qui consegnarono al vescovo Stemnio la reliquia della santa che portavano con sè; essa fu custodita da allora nella cattedrale che venne poi intitolata alla santa francese.

Giovanni Battista Castelli, vescovo di Rimini dal 1574 al 1583, durante il suo episcopato si recò a Sens e fu autorizzato a prendere parte delle reliquie della santa che si trovavano nella città francese per aggiungerle a quelle di Rimini. Racconta il sacerdote Luigi Nardi nella sua Cronotassi dei pastori della Santa Chiesa riminese che quando le reliquie francesi arrivarono in città esse combaciavano alla perfezione con quelle già presenti in loco.

L’edificio svolse le funzioni di cattedrale di Rimini fino al 1798, quando cedette il titolo prima alla chiesa di Sant’Agostino e poi, dal 1809, al Tempio Malatestiano. Venne abbattuta tra il 1815 ed il 1824. Di essa non restano che il campanile, databile tra il XIII ed il XIV secolo, molto rimaneggiato nel corso dei secoli.

Ecco cosa scrive Paola Novara a proposito dell’unica parte della cattedrale ancora esistente:

Non è da escludere che la fabbrica, restaurata nel corso del Novecento, abbia svolto anche la funzione di campanile, ma è assai probabile che nascesse con altri scopi. Innanzitutto va notato come, dal punto di vista stilistico, la struttura sia da ipotizzare come realizzata nel XIV secolo. Si tratta di una fabbrica che in altezza si sviluppa su tre piani, a pianta rettangolare, con la parte prospicente piazza Malatesta della larghezza pari al doppio della parete che si sviluppa lungo via Agostino di Duccio. E’ realizzata con laterizio di primo impiego, e conci litici posti soprattutto nella parte inferiore e a rinforzo degli angoli. Si può ipotizzare che la parete sulla piazza Malatesta fosse in origine di maggiori dimensioni, infatti lungo il margine sinistro, come evidente anche dalle foto d’epoca, la lesena non è di raccordo angolare, e oltre la lesena la muratura pare continuare, interrotta da un taglio traumatico. Si può presumere che in orgine la parete si estendesse per almeno un’altra porzione pari allo spazio fra le due lesene. L’ipotesi più plausibile è che in origine si trattasse di un settore delle fabbriche episcopali di residenza o di rappresentanza, addossato nel Medioevo alla cattedrale.

[da Storia della Chiesa Riminese, vol. I, a cura di Raffaele Savigni, pp. 227-228]

3 Commenti

  1. Buom giorno, per favore signori, ho bisongo di Certificato di Battesimo di Guglielmo Perazzini, anno 1871.Figlio di Filipo e della Bianca Brizzi, nato a Rimini il 12 settembre 1871. Fu battezzato il 13 settembre 1871. Grazie per la vostra attenzione, Marcia Perazzini

  2. Buongiorno,
    per ottenere una copia del certificato di battesimo di Guglielmo Perazzini deve conoscere la chiesa dove questo è stato effettuato. Qualora non ne fosse a conoscenza, potrebbe contattare l’archivio diocesano di Rimini:

    Archivio storico diocesano Card. Giuseppe Garampi
    Via Covignano, 265-267, 47923 Rimini
    +39 0541.752290
    archivio@diocesi.rimini.it

    un saluto

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