Il forte terremoto d’ieri

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Accampamenti a Castel Sismondo, 1916

Pubblicato la prima volta il 18 Marzo 2019 @ 08:47

Accampamenti a Castel Sismondo, 1916
Accampamenti a Castel Sismondo, 1916

Nella zona romagnolo-marchigiana. Danni limitati – Nessuna disgrazia mortale.

RIMINI 17, sera.  – Non si ricorda a Rimini una scossa più lunga e più violenta di quella che si ebbe oggi. Il commovimento sismico si è avvertito alle 13.50. Una scossa in senso sussultorio fu immediatamente seguita da un altra in senso ondulatorio. La popolazione subito si riversò per le strade. C’é una diecina di feriti ma fin ora non si ha notizia di nessuna disgrazia mortale. Parecchio danneggiati, invece, furono i fabbricati. Qualcuno di essi minaccia di crollare. Notevolmente sofferse la torretta comunale. Un muro della casa dell’onor. Facchinetti è stato abbattuto. In una casa in via Gambalunga ci fu un ultimo piano crollato. La cittadinanza è piuttosto impressionata. Le autorità si sono subito portate sui luoghi più danneggiati ed hanno dato le necessarie disposizioni di sicurezza.

La scossa a Bologna

Poco prima delle 14 ieri in città fu avvertita da molti una scossa di terremoto abbastanza lunga in senso ondulatorio.
Lo scuotimento tellurico fu specialmente sentito da chi si trovava seduto ed il fenomeno – come sempre – mise in molti una certa tremarella in corpo: perfettamente ingiustificata del resto.
Qualche campanello agli usci, suonò, ed i lumi, i quadri, gli utensili di rame nelle cucine tintinnarono per parecchi secondi.
Poco dopo si seppe che la scossa era stata avvertita più forte in diversi luoghi della Romagna, e degli studiosi di simili fenomeni, a mezzo degli apparecchi, fu possibile anzi stabilire che l’epicentro – ossia il punto dove il movimento tellurico e più avvertito – era sul litorale adriatuco verso Rimini.
Ecco infatti quanto ci telefonano dall’Osservatorio di San Luca:
«Gli apparecchi di questo Osservatorio hanno registrato oggi 17 corrente alle ore 13-51′–47″ una forte scossa di terremoto del quarto grado della scala Mercalli, avvenuta in direzione est sudest verso nordovest, lungo il litorale adriatico a distanza di circa 80 chilometri.
Nella località dell’epicentro la scossa deve essere stata intensa e ciò si desume dal fatto che le pennine dell’apparecchio sono state divelte dalla zona affumicata».

Ci telefonano da Medicina 17, sera:
Oggi alle ore 13:55 è stato avvertito da tutta la cittadinanza una scossa abbastanza forte di terremoto in senso ondulatorio, facendo pure (caso singolare) suonare un tocco di campana all’orologio della Piazza.
Un po’ di panico, ma nessuna disgrazia.

Il Resto del Carlino
18 maggio 1916

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