Facciamo riapparire Rimini!

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La Fontana dei "Cavalli Marini" e il Kursaal, in una vecchia cartolina

Pubblicato la prima volta il 16 Maggio 2018 @ 09:47

La Fontana dei “Cavalli Marini” e il Kursaal, in una vecchia cartolina

Chiamami Città aderisce al progetto FACCIAMO RIAPPARIRE RIMINI!

Da un’iniziativa nata “per gioco” sta nascendo il più grande archivio di immagini della città

Ci scrive Nicola Gambetti, uno degli animatori di questo progetto:

«Rimini Sparita nasce “per gioco” nell’aprile 2012, ma inizia la pubblicazione del poco materiale disponibile a fine giugno, attingendo principalmente dalla bibliografia su Rimini e dall’emeroteca gambalunghiana. Immediatamente riscuote un imprevedibile successo, “conquistando” decine di nuovi lettori al giorno e superando i 2.500 appassionati dopo neanche due mesi e mezzo di attività mai promossa al di fuori di Facebook né divulgata con i mezzi pubblicitari tradizionali (solo passaparola sul social network). Oggi buona parte del materiale iconografico si compone dei contributi e dell’ aneddotica privata inviati spontaneamente da lettori “sconosciuti”, ai quali si stanno aggiungendo con entusiasmo i discendenti dei personaggi che hanno fatto il Novecento riminese (uno su tutti Francesco Maioli, figlio del noto Giuseppe, geometra e fotografo) e che stanno portando la propria testimonianza tanto intima quanto preziosa.

La Redazione è oggi composta da sei persone di età e formazione eterogenea, che pubblicano i propri contributi in modo volontario e costante; ogni “redattore” offre la propria passione specifica (storia antica, balneare, monografie sui trasporti locali, cultura sportiva e motoristica, etc.) affinché la pagina venga assemblata in modo esaustivo e puntuale attraverso diverse competenze sì amatoriali ma perfettamente complementari tra loro. L’innovazione dell’iniziativa è dovuta alla completa apertura dell’archivio all’esterno, attraverso il quale tutti i lettori possono accedere, ma anche contribuire o prelevare a titolo gratuito, così che la storia locale – anche quella “spicciola” – venga diffusa in modo capillare soprattutto tra i più giovani (che, peraltro, sono quelli che stanno manifestando il più vivo interesse). Anche se chiunque può partecipare alla nostra attività, commentando o pubblicando il proprio materiale, dalla Redazione viene comunque applicato un rigoroso controllo affinché il contesto rimanga civile e assolutamente indipendente; sulla nostra pagina la memoria non deve mai trascendere in polemica o, peggio, in politica. Di questo ne facciamo un vanto.

La missione è, quindi, da una parte la valorizzazione della storia locale “con limite cronologico 1990”, dall’altra la volontà di raccogliere quanti più contributi iconografici privati affinché, con l’aiuto di tutti i cittadini, si possa comporre un reale mosaico visivo di memoria collettiva e condivisa, nel quale l’unico collante è la Città come luogo e come ricordo emotivo».

Chiamami Città ha scelto di aderire a questa bella iniziativa. Pertanto tutti i nostri lettori possono inviare le loro immagini oltre che a

http://www.facebook.com/riminisparita?ref=ts

anche alla pagina Facebook del giornale

http://www.facebook.com/ChiamamiCitta?ref=tn_tnmn

o via mail alla nostra redazione

redazione@chiamamicitta.net.

Inoltre Chiamami Città ha messo a disposizione di Rimini Sparita il suo archivio fotografico, che si è andato componendo dal 1989 in poi. Ne (ri)vedremo delle belle!

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