Addio vecchia scuola!

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Pubblicato la prima volta il 24 Luglio 2019 @ 10:26

Stanno per essere smantellate le impalcature che per qualche tempo hanno nascosto la facciata della Scuola Elementare “Carlo Tonini” di Via Brighenti. Ne uscirà il bell’edificio ristrutturato, ma della vecchia scuola non conserverà più nè il nome, nè la sua precedente destinazio­ne. Fin d’ora, al disopra della recinzione di tavole del cantiere, si può notare la scritta: LICEO CLASSICO STATALE “GIULIO CESARE”.

Complimenti al Liceo, dunque, per il bell ‘acquisto. Un po’ triste è, però, pensare al tramonto dei più vecchi edifici riminesi di scuola elementare che, forse, per vari aspetti sono stati più funzionali degli attuali. Le scuole di Piazza Ferrari banno anticipato di molti anni la loro trasformazione d’uso; per la “Carlo Tonini” ciò avviene ad oltre novant’anni dalla sua costruzione.
Diverse generazioni di bambini sedettero ai banchi nelle sue ampie aule, capienti per classi di oltre quaranta scolari, e transitarono per i vasti corridoi, vocianti nei refettori e nei laboratori del grande semin­terrato.
Anch’io ebbi il piacere di frequen­tarvi le ultime tre classi, dall’ormai lontano 1952/53 al 1954/55, sotto la M.a Lola Moscardi Tomasetti ed il M.o Luigi Vincenzi, che già vi insegnava almeno dagli anni trenta. Conservo la foto fatta coi compagni sui gradini dell’ingresso posteriore. Mi ci sono ritrovato a dirigere il Terzo Circolo Didattico, un anno prima che le ultime classi elementari lascias­sero definitivamente quei locali, che risuona­vano per l’eco dei grandi spazi vuoti.
Ho recuperato un’altra bella foto della scuo­la, e che qui voglio dedicare al suo ricordo. Riproduce il cantiere in una fase avanzata dei lavori di costruzione, ad opera dell’Impresa di Luigi Benzi, nel 1898. I fratelli Benzi vi compaiono in tre generazioni, da Luigi, il fondatore dell’Impresa, che appare seduto, con il cappello in testa e vestito di nero, al piccolo Manlio, di tre anni, accovacciato tra le gambe di un operaio. Oltre a Manlio ci sono anche i fratelli Costantino e Ferruccio, padre di Titta, che proprio riguardando que­sta foto con l’amico Fellini, assieme rianda­rono ai personali ricordi, da cui uscì l'”Amarcord” che tutti conosciamo.

È Antonio (Tonino), il figlio di Manlio che, con trasporto, mi fa il racconto: “… La carru­cola che si vede nella foto – aggiunge con spirito – non doveva essere mai oliata. Indovini perché? Si doveva sentire, a riprova che il lavoro procedeva, senza soste”.
La scuola, sorta sul grande orto abbandonato dell’antico monastero di S. Eufemia, fu ulti­mata dopo sei anni di lavoro, nel novembre del 1904. Fino ad allora, come si legge in una Monografia delle Scuole Elementari pubblicata dal Comune di Rimini (1), erano solo quattro i locali della Città adibiti ad uso di scuole: Gambalunga, Cuor di Gesù, Celibate e Sant’ Agostino. Il primo era un antico palazzo, in parte riattato allo scopo; gli altri erano antichi conventi pure adattati. Alle Celibate erano collocate le scuole fem­minili, negli altri le scuole maschili. Benché non poche, belle e spaziose, le aule non rispondevano a tutte le condizioni igieniche e didattiche desiderate, per cui l’Amministrazione Comunale aveva contrat­to nel 1903 un debito di 200.000 lire con la Cassa Depositi e Prestiti, per la costruzione dei due grandi edifici, fomiti di tutto quanto e prescrizioni dell’igiene e della didattica consigliassero: uno in località “Cuor di Gesù” e l’altro, appunto, in località denominata “Sant’Eufemia”, che stava per esse­re ultimato.

La nuova scuola fu dedicata al riminese Carlo Tonini, figlio del più celebre Luigi, egli stesso stori­co e letterato, insegnante di lettere classiche nel ginnasio-liceo, dove ebbe come alunno il Pascoli. Una lapide ed un busto bronzeo (che si spera di recuperare opportunamen­te) furono posti dalla Cittadinanza nell’ingresso della scuola, nel 1911-13.
L’edificio risultò veramente funzio­nale e la costruzione accurata, tanto da essere portata ad esempio per gli scarsi danni subiti nel terremoto del 1916, che devastò, invece, gran parte della città (2).
Non credo che l’ edificio abbi a subito gravi danneggiamenti nep­pure durante l’ultima guerra. Comunque ancora in piedi, la sua solida struttura sarà certamente in grado di affrontare il prossimo secolo, nella nuova veste e come sede meritata del prestigioso “Giulio Cesare”.

Glielo auguriamo, interpretando anche il pensiero di quanti altri possono legare alla “Carlo Tonini” un buon ricordo della scuola elementare.

Angelo Grilli
Ariminum
N. 13 Luglio/Agosto 1996

( 1 ) – Municipio di Rimini: “Monografia delle Scuole Elementari” – Rimini, 1904. (Bibl. Gamb. 13 MISC. XIII, 2).
(2) – M. Baratta. TI periodo sismico di Pesaro e Rimini del maggio-settembre 1916. In La Geografia. Istituto Geogr. De Agostini. Novara – Luglio/ottobre 1917).

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